Cloud come cultura: il metodo Archeido per trasformare le imprese con AWS

Introduzione

Parlare di Cloud oggi è facile. Fare Cloud bene, molto meno. Soprattutto quando si tratta di portare una vera trasformazione tecnologica dentro le imprese, senza scivolare nella fuffa o nella complicazione inutile.

Archeido è una software house italiana che ci è piaciuta subito per un motivo: è fatta da ingegneri veri, gente che prima di scrivere codice progetta, che crede nell’artigianalità del software fatto bene, e che sa usare AWS con la precisione di un meccanico svizzero.

E quando trovi qualcuno che lavora così, vale la pena raccontarlo.

Chi sono quelli di Archeido

Otto anni fa erano freelance appena usciti dall’Università di Udine. Oggi sono un team compatto, specializzato e coeso, che lavora per clienti B2B costruendo software su misura e infrastrutture cloud in AWS. Una scelta chiara, quasi controcorrente in un mondo in cui tutti si improvvisano “full-stack, end-to-end, full-service”.

Invece loro hanno detto: “facciamo solo quello che conosciamo alla perfezione”. Questo significa non solo una maggiore qualità, ma anche meno sprechi, meno rischi e più rispetto per il tempo e i soldi dei clienti.

Metodo prima del codice

In Archeido il progetto parte da un pacchetto di consulenza iniziale. È un servizio che dura circa una settimana, con un costo fisso accessibile, ma con dentro un valore enorme. E no, non è una formalità: è ingegneria vera.

Mockup low fidelity, raccolta requisiti in sessioni dedicate, documentazione tecnica, architetture cloud, modelli dati, analisi dei costi, roadmap a milestone. Un pacchetto che puoi prendere e portare a qualsiasi software house del mondo. Ma che, ovviamente, funziona meglio se poi scegli loro.

Come mi piace dire spesso: nessuno costruirebbe una casa senza prima parlare con un ingegnere. Eppure nel software questo errore succede tutti i giorni. Archeido ha costruito un antidoto a questa follia.

Tecnologie scelte, non subite

React per il front-end. Ruby on Rails e Python per il backend. AWS per il cloud. Tutto il resto? Si valuta. Ma se non è nel loro stack, ti dicono no. E questa è una delle cose più sane che un fornitore può fare.

Perché ogni volta che si accetta un progetto fuori competenza, si mette a rischio il cliente. Loro questo rischio non lo vogliono correre. Preferiscono progetti da costruire da zero, dove possono usare architetture moderne: microservizi, container, infrastrutture serverless, con pipeline DevOps e ambienti automatizzati.

Sviluppo agile, davvero

Cosa vuol dire davvero lavorare in Agile? Per Archeido significa:

  • Sprint brevi, pianificati e visibili
  • Demo settimanali col cliente
  • Ambienti di test online dopo poche settimane
  • Un product owner coinvolto davvero, non solo in firma del contratto

Il risultato? Un processo che evolve insieme al progetto. Un cliente che non “aspetta il rilascio”, ma partecipa. E un team che si adatta, migliora, risponde. Questo è Agile, e sì, funziona.

Rapporto snello, struttura solida

Finito il progetto? Neanche per sogno. Archeido resta al fianco del cliente con pacchetti SLA su misura. Helpdesk, correzione bug, manutenzione, evolutive, monitoring con dashboard Grafana.

E poi c’è la parte cloud. Puoi usare il tuo account AWS, oppure lasciare che gestiscano tutto loro. In entrambi i casi, sei in buone mani. La cosa interessante è che ti trattano come un collega, non come “il cliente da gestire”. Entrano in Slack, partecipano alle call, lavorano con te, non per te.

E per i progetti di migrazione? C’è un processo anche lì: si parte da un assessment tecnico, si definisce il piano, si modernizza solo dove ha senso. Tutto documentato, tracciato, ragionato. Nessuna improvvisazione.

Contenuti che spiegano più di mille slide

Un aspetto che apprezzo molto di Archeido è la loro capacità di spiegare, non solo di fare.

Hanno pubblicato un e-book che è una vera guida alla Cloud Transformation.

Dentro ci trovi tutto:

  • Modelli di deployment (pubblico, privato, ibrido, multicloud)
  • Modelli SaaS, PaaS, IaaS
  • Architetture cloud native: microservizi, container, serverless
  • Metodologia Agile, DevOps e FinOps applicata al cloud
  • Gestione del cambiamento culturale in azienda

Zero fuffa, tanto contenuto. Un documento che potresti usare anche in un team interno per formare i colleghi.

E se sei più tipo da video? C’è anche il replay del webinar che abbiamo registrato insieme: “Pratiche DevOps in AWS: costruire, testare e distribuire con fiducia”.

Spiega molto bene cosa significa fare DevOps sul serio, senza slide da convegno ma con esempi veri.

Conclusione

In un mondo dove molti vendono tecnologia come se fosse detersivo, Archeido è un bel controesempio. Tecnici veri, con un metodo serio, una comunicazione trasparente, e un rispetto sincero per chi ha davanti.

Non ti diranno mai “sì a tutto”, ma se accettano il progetto, è perché sanno come portarlo a termine con qualità. Sono il tipo di partner che, quando lo trovi, te lo tieni stretto. E puoi parlarne direttamente con il CEO, Yannick Ponte.

Contenuto realizzato in collaborazione con Archeido. Axelerant collabora con realtà tech selezionate per approfondire metodologie e approcci concreti alla trasformazione digitale.

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